Debutto amaro per la Lazio Nuoto che perde la prima in casa. Salerno vince 9-7 grazie a una partenza e un finale migliore. Ruffelli fa “mea culpa”: “Mi prendo le responsabilità della sconfitta”. Giacomone: “Presi gol evitabili”.
Foto Marika Torcivia
La Lazio Nuoto paga l'avvio negativo della partita e perde al debutto nel campionato di serie A2. Al Centro Sportivo Le Cupole di Acilia, sorride l'Arechi Salerno che passa 9-7. Gli ospiti costruiscono la vittoria nei primi minuti (0-3) con i gol di Gregorio, De Sio ed Apicella. I biancocelesti, forse bloccati dall'emozione, si svegliano nell'ultima parte del secondo tempo quando riescono ad accorciare le distanze con Barigelli e Dominici (2-3). Nel terzo tempo la partita diventa molto avvincente e piena di ribaltamenti di fronte. La Lazio riesce anche a trovare il vantaggio (5-4) con il neo acquisto Bucan, ma è solo un'illusione. Nell'ultimo periodo, l'Arechi Salerno riesce a portare la partita dalla propria parte e ad ottenere i primi tre punti della stagione.
L'allenatore della Lazio Nuoto, Daniele Ruffelli: «Siamo stati in difficoltà tutta la partita. Ho gestito male la gara, perchè avrei dovuto prendere alcune accortezze in più per limitare gli avversari. I giovani erano molto emozionati e alcuni errori in serie A non te li perdonano. Abbiamo sbagliato la fase difensiva, 9 gol subiti sono troppi, e dovevamo tirare meglio. Non dobbiamo abbatterci, siamo solo alla prima partita».
Il giocatore della Lazio Nuoto, Giorgio Giacomone: «È stata una partita molto complicata fin dall'inizio. E' stata la prima gara con il palazzetto pieno e abbiamo avvertito troppa tensione. Abbiamo preso dei gol evitabili e non siamo riusciti a sfruttare la superiorità numerica. Dobbiamo lavorare di più sull'aspetto emotivo e sulla difesa».
S.S. LAZIO NUOTO-BRICOBROS ARECHI 7-9 (0-2, 2-1, 3-3, 1-3)
S.S. LAZIO NUOTO: Y. Pannaccio, A. Barigelli 2, F. Dominici 2, G. Giacomone 1, A. Olivi, L. Marini, N. Bucan 1, A. Costanzo, M. Leporale, A. Vittorioso, N. Troiani, A. Nenni 1, M. Marchetti, D. Tresa. TPV: D. Ruffelli.
BRICOBROS ARECHI: M. Vitolo, B. Longo, A. Paglietta, P. Carrella, C. De Sio 1, A. Ragosta 2, L. Albano, G. Gregorio 4, P. Nina, M. Vuolo 1, P. Iannicelli, A. Apicella 1, F. De Totero, F. Maiorano. TPV: R. Baviera.
Arbitri: Severo e Isaja.
Sabato 4 novembre, ore 18:30, la Lazio Nuoto inizia una nuova, avvincente stagione. Al Centro Sportivo Le Cupole, le aquile del neo coach Daniele Ruffelli ospitano la R.N. Arechi, squadra di Salerno, neo promossa in serie A2. I biancocelesti vogliono presentarsi nel miglior modo possibile al proprio pubblico. L’obiettivo è rompere subito il ghiaccio dell’esordio e conquistare 3 punti per iniziare a muovere la classifica.
Rispetto alla passata stagione, il roster è rimasto più o meno invariato. A Marko Jankovic, la società ha sostituito un altro giocatore serbo, Nikola Bucan, sempre di scuola Partizan Belgrado. Per il resto, ancora il capitano Matteo Leporale e la leggenda Antonio Vittorioso a guidare un gruppo di giovani con qualità importanti, entusiasmo e una voglia matta di emergere. Gli altri giocatori sono praticamente la squadra U18 Campione d’Italia a Chiavari nello scorso luglio, impreziosita dall’arrivo di Niccolò Gatto, classe 2005 che lo scudetto lo ha vinto nella categoria U20 con i Distretti Ecologici.
Per tutti, un anno in più di esperienza e - soprattutto - di duro lavoro. La Lazio Nuoto, quindi, si presenta ai nastri di partenza con una rosa davvero simile, ma profondamente cambiata rispetto a quella dell’anno scorso. Se ad essere diverse saranno anche le ambizioni, ce lo potrà dire solo il tempo e un campionato in cui le aquile hanno la voglia di essere protagoniste.
Queste le parole del capitano dei biancocelesti Matteo Leporale: «Domani esordio importante. Dobbiamo cercare subito i 3 punti, giochiamo in casa, con una neopromossa, che però di certo non verrà a Roma in gita scolastica. Non sono cambiati gli uomini, ma sono cambiate tante cose rispetto allo scorso anno, sia il modo di stare in vasca che i metodi di allenamento. Abbiamo dato tutti il massimo per farci trovare pronti: in becco all’aquila a tutti i miei compagni».
Ricordiamo che è possibile assistere alla partita al Centro Sportivo Le Cupole di via Gino Bonichi 17 gratuitamente. Il match verrà anche trasmesso in diretta streaming sul canale You Tube della Lazio Nuoto.
A disposizione del tecnico Daniele Ruffelli: Piccionetti F., Barigelli Calcari A., Dominici F., Giacomone G., Troiani N., Marini L., Tresa D., Bucan N., Leporale M., Vittorioso A., Costanzo A., Nenni A., Pannaccio Y., Olivi A., Marchetti M., Gatto N., Moroni G., Righetti T.
Andrea Esposito
S.S. Lazio Nuoto
Dobrodošli, Nikola! La S.S. Lazio Nuoto lavora senza sosta alla programmazione della prossima stagione e piazza il colpo Nikola Bucan. Nato a Belgrado il 17 aprile 2002, Bucan è un attaccante dinamico e di qualità, veloce nel pensiero e nell’esecuzione. È cresciuto nel florido vivaio dello storico Partizan Belgrado, club con il quale ha esordito in prima squadra, giocando nella massima serie serba.
Nikola studia Scienze Motorie all’Università di Belgrado e gioca a pallanuoto da quando ha 8 anni. Dopo anni e anni di Partizan, nell’ultima stagione ha giocato in serie A1 con la calottina - numero 7 - del Novi Beograd Vukovi. Bucan vanta diverse presenze in nazionale giovanile serba, con la quale ha partecipato all’Europeo nel 2019 e poi ha conquistato la medaglia d’oro al mondiale U20 di Praga nel 2021.
Le prime parole di Nikola Bucan da giocatore biancoceleste: «Ho accettato con piacere la proposta della Lazio Nuoto per entrare a far parte della squadra per la prossima stagione. Devo ammettere che ammiro la pallanuoto italiana fin da quando ero bambino e da sempre ambivo a cimentarmi in questo campionato. Ci vediamo presto a Roma, forza Lazio!».
Il direttore generale Orazio Piccinini: «Sono molto soddisfatto di questa operazione. Nikola è un prospetto molto interessante e - nonostante la giovane età - con grande esperienza sia nella nazionale giovanile - di cui è stato il capitano - sia in serie A1 serba, alla quale ha partecipato prima con il Partizan e poi con il Novi Beograd Vukovi. Stiamo allestendo una squadra giovane, dinamica e ambiziosa. Nikola rispetta in pieno queste qualità e sono sicuro che entrerà subito in sintonia con lo spirito che anima da sempre il nostro club».
Andrea Esposito
S.S. Lazio Nuoto
È tempo di conferme importanti in casa Lazio Nuoto. Dopo la più che buona stagione conclusa a un passo dai play off, Iacopo Spagnoli è confermato come allenatore della prima squadra femminile e responsabile tecnico del settore rosa del club biancoceleste. Come già accaduto nell’ultimo anno, Spagnoli si occuperà anche della costruzione e dello sviluppo del settore giovanile femminile. Compito non semplice in un momento storico in cui - nonostante la recente impresa del Setterosa ai Mondiali di Fukuoka - pochissime ragazze si avvicinano alla pallanuoto.
Spagnoli ha chiuso al quarto posto in serie A2 la sua prima stagione da tecnico di una squadra femminile. Dopo tanti anni passati nel settore maschile, nella scorsa estate Iacopo ha colto al volo questa nuova sfida. Che lo ha visto davvero protagonista di un ottimo lavoro, soprattutto nella costruzione di un gruppo squadra unito e solido, che incarna perfettamente i valori più stretti della Lazialità.
Le parole di Iacopo Spagnoli: «Lo scorso anno - quando in estate è iniziata questa nuova avventura - con la società ci eravamo riproposti di aumentare i numeri del settore giovanile, consolidando il progetto femminile di casa Lazio e di disputare un buon campionato di serie A2. Abbiamo centrato entrambi gli obiettivi, con mia grande soddisfazione. Il prossimo campionato sarà ancora più difficile, il livello sembra essersi alzato. Le neopromosse daranno filo da torcere a tutti e le nostre avversarie dirette si sono rafforzate».
Continua l’allenatore biancoceleste: «Con Enrico Alonzi stiamo sondando le opportunità che il mercato ci riserva. Vogliamo chiudere qualche colpo in entrata in modo da garantire un po’ di stabilità ad una rosa molto giovane. Gli obiettivi per la prossima stagione sono ampliare ancora di più i numeri del settore giovanile, garantire spazio in prima squadra alle nostre under che dimostrano con il lavoro e i duri allenamenti di meritare la categoria e disputare un buon campionato di serie A2, cercando di essere la mina vagante del torneo. Siamo consci di aver perso delle giocatrici importanti, ma non vogliamo precluderci alcun obiettivo. Portare in alto il settore femminile è una sfida avvincente e richiede tempo e sacrifici. La strada intrapresa è quella giusta, abbiamo bruciato le prime tappe grazie al lavoro di tutte le componenti, ognuna nel suo ruolo. La Lazio Nuoto diventerà presto una realtà importante nel panorama nazionale anche nel campo femminile».
Il direttore generale Enrico Alonzi: «Sono felicissimo che Iacopo abbia sposato in pieno il nuovissimo progetto rosa della Lazio Nuoto. Soprattutto, sono felice di come si è calato nel suo nuovo ruolo. Io sono sempre stato convinto che lui potesse essere la persona giusta, proprio perché oltre ad essere un ottimo allenatore, è anche un grande osservatore. Sempre attento al gruppo a 360 gradi, trova costantemente il giusto approccio per tirare fuori il massimo dalle ragazze. Lo vedo molto preso nel suo lavoro e questo mi fa molto piacere. Deve darmi atto che lo avevo avvertito: una volta allenate le donne non si torna più ad allenare il settore maschile».
Andrea Esposito
S.S. Lazio Nuoto
Daniele Ruffelli è il nuovo allenatore della prima squadra maschile della Lazio Nuoto. Romano, classe 1978, Ruffelli è stato individuato dalla società come naturale successore di Claudio Sebastianutti, passato a un importantissimo ruolo dirigenziale per il massimo sviluppo del sodalizio biancoceleste. Con la scelta di Ruffelli si vuole dare un chiaro senso di continuità al grande lavoro svolto negli ultimi anni. Da tre stagioni, infatti, è allenatore di U16 e U18, nonché responsabile del settore giovanile della prima squadra della capitale.
Una continuità che ritroviamo anche nel curriculum di Ruffelli, che nella Lazio Nuoto ha giocato, ha esordito in prima squadra e ha raggiunto - giovanissimo - la nazionale maggiore. Un’altra figura che conosce bene, quindi, i valori e la storia di un club unico in Italia, affiliato alla FIN dal 1 luglio 1900 e partecipante al primo campionato nazionale del 1912. Da tecnico si è sempre dedicato finora alle categorie giovanili, allenando Cosenza, Latina, Acicastello, Nuoto Catania e Roma Vis Nova, con la quale ha raggiunto importanti piazzamenti nazionali e internazionali.
Le parole di Daniele Ruffelli: «Ringrazio Massimo Moroli, Claudio Sebastianutti e tutta la dirigenza per aver pensato a me per ricoprire questo prestigioso incarico. Sono veramente onorato di poter sedere sulla stessa panchina che ha visto protagonisti delle colonne della nostra società e della storia della pallanuoto come Giancarlo Guerrini e Pierluigi Formiconi. Non vedo l’ora di tuffarmi in questa nuova avventura, anche se in questo momento il mio pensiero è rivolto alla conclusione dei campionati giovanili. I ragazzi hanno lavorato tanto durante l’anno ed è giusto che ora mi concentri solo su di loro».
Il presidente Massimo Moroli: «L’avvicendamento sulla panchina rientra nel percorso di crescita della società, che vede Claudio Sebastianutti chiamato al ruolo di direttore tecnico - una figura indispensabile in una realtà pallanuotistica con più di 200 atleti, distribuiti su centro di avviamento, squadra HaBa WaBa, quattro categorie giovanili, serie A2 maschile e femminile, paralimipica e master. Con la sua figura siamo sicuri che un ruolo così importante e delicato sia coperto al più alto livello di efficienza».
Ancora il numero 1 biancoceleste: «Siamo anche convinti che in sua sostituzione Daniele Ruffelli sia l’unico a poter offrire le massime garanzie di una transizione serena e in piena continuità con il lavoro svolto. Daniele è un uomo Lazio perfettamente integrato nei nostri valori, con un curriculum di primo piano sulle squadre giovanili. Dalla sua fucina sono nati i giovani esplosi quest’anno in prima squadra. Sono sicuro che entrambi - nel loro nuovo ruolo - creeranno un tandem di acciaio e daranno un forte impulso ai progetti della società e ai sogni di tutti coloro che la seguono, la amano e si augurano sempre maggiori soddisfazioni».
Ufficio stampa S.S. Lazio Nuoto
Dopo ben sedici anni dall’ultimo titolo di categoria, la Lazio Nuoto è Campione d’Italia. I biancocelesti trionfano alle Final Eight U18 di Chiavari, battendo in finale 7-12 la Roma Vis Nova, ultima vincitrice dello scudetto. Un titolo meritato dai ragazzi di Daniele Ruffelli, che nella quattro giorni ligure hanno vinto tutte le partite, convincendo nel gioco oltre che nei risultati. Grande gioia e soddisfazione per tutte le componenti del club biancoceleste: che questo riconoscimento sia solo l’inizio di un lungo percorso, ancora tutto da scrivere.
Le parole dell’allenatore Daniele Ruffelli: «Questo titolo è solamente la punta di un iceberg. Fa parte di un lavoro di equipe partito nella nostra storica piscina della Garbatella con Enrico Malvestiti, terminato con con la prima squadra con Claudio Sebastianutti e passato attraverso uno staff tecnico che ogni giorno ha dato qualcosa per la crescita di questa squadra. Dietro questo gruppo abbiamo numerosi ragazzi e bambini che sognano di emulare i loro compagni più grandi. Sono contento per i nostri atleti che hanno lavorato duro per ottenere questo risultato. Oggi festeggiamo e da domani avremo due settimane di vacanza ma poi torneremo subito in vasca per preparare le finali U16».
Il presidente Massimo Moroli: «È un successo che riempie d’orgoglio la Lazio Nuoto e scrive un’altra pagina della nostra infinita storia. Un titolo che premia tredici (e più) ragazzi meravigliosi, uno staff tecnico che non ha eguali in Italia e un progetto nato due anni fa con in sinergia con i Gladiators, che ha coinvolto l’entusiasmo di diversi importanti impianti su Roma, tra cui Le Cupole. Tutto questo sull’onda della più autentica vocazione del nostro sodalizio verso i giovani, il vivaio e la cantera dove costruire i Campioni del domani. E comunque calma perché la stagione non è ancora finita. Mancano le finali U16 di agosto, a cui parteciperemo con ben nove giocatori oggi Campioni d’Italia con l’U18».
Il direttore generale Orazio Piccinini: «Godiamoci questo successo meritato, trasparente e limpido come questo sport! Complimenti agli avversari, ma con questa vittoria - dopo tre anni di sacrifici - da parte di tutta la S.S. Lazio Nuoto abbiamo riportato la società dove merita. Ringrazio vivamente tutta la famiglia biancoceleste, dove per famiglia si intende proprio tutti. Dai giocatori (anche quelli non presenti a queste finali) che sacrificano la vita privata per allenarsi come atleti professionisti, ai genitori che sacrificano la vita - sia in termini di tempo che in termini economici - per permettere ai figli di poter praticare questo sport a livello agonistico. Poi, a tutto lo staff tecnico della S.S. Lazio Nuoto, che dedica la vita a questa passione e a tutti gli altri dirigenti e non tecnici, tra cui cito Federico Marietti. Un ringraziamento speciale alla Società, che ha capito che l’unica strada per sopravvivere è quella di investire nel settore giovanile, che nel prossimo futuro ci darà ancora tante soddisfazioni e ci permetterà - spero presto - di ritornare in serie A1 con la prima squadra. Un ringraziamento speciale anche al Centro Sportivo Le Cupole - che da due anni ci ospita - e al suo Presidente. Infine un ringraziamento alla mia famiglia, in particolare a mia moglie, che mi permette di dedicare tanto tempo della mia vita privata a questa mia passione».
Foto di Giorgio Scarfi
Andrea Esposito
S.S. Lazio Nuoto
Se c’è una figura che rappresenta la storia recente della Lazio Nuoto, dei suoi successi, è senza dubbio quella di Claudio Sebastianutti. Un valore aggiunto come guida tecnica, ma più in generale come uomo di riferimento della società da oltre dieci anni. Grazie al suo lavoro e a quello della dirigenza, fuori e dentro la vasca, la più antica squadra di pallanuoto della serie A è rimasta ai vertici e ha contribuito alla crescita di tanti giovani tesserati, nel rispetto dei valori che i nostri colori affermano e difendono da sempre.
Portare avanti una società sportiva agonistica oggi non è semplice, ancora di più in un’attività con enormi difficoltà logistiche. Ed è per tali motivi che in un percorso di sostenibilità e crescita, in un mondo in fermento ma complicato e con poche risorse come quello della pallanuoto, si è scelto di comune accordo di destinare l’esperienza di Sebastianutti verso un ruolo di vertice dirigenziale, pur consapevoli che sostituirlo sulla panchina con un tecnico dello stesso livello sarà davvero complicato.
Non si tratta, è bene precisarlo, di una rinuncia definitiva e sofferta, ma solo di una naturale decisione per il bene della Lazio, che vive un periodo positivo ed è determinata a rafforzare la sua posizione leader nell’attività natatoria, pallanotistica maschile e femminile e paralimpica nella capitale.
Le parole di Claudio Sebastianutti: «Mi emoziona ripensare agli ultimi quattro anni da tecnico. È stato un orgoglio aver avuto la possibilità di infondere quei valori e quelle competenze trasmesse dai grandi allenatori che prima di me hanno avuto la possibilità di sedersi su questa panchina. Un senso di appartenenza che viene ancor prima dal Presidente e dalla dirigenza tutta, da portare avanti con orgoglio anche dai giocatori che ho avuto l’onore di allenare. Per ora cambio ruolo, ma non prospettiva: battermi per contribuire a dare un futuro sportivo migliore ai giovani resta un dovere prioritario di chi - come me - si occupa da sempre di sport e impiantistica sportiva».
Il direttore generale, Orazio Piccinini: «Questa è stata per tutti una scelta difficilissima - perché si va a spostare un tecnico che ha fatto la storia di questo club - ma ragionata e ponderata. In società avevamo bisogno di una persona come lui e siamo grati e felici che Claudio abbia sposato con entusiasmo questo progetto. Adesso come adesso, la priorità è assestare e rendere indipendente la Lazio. E per far questo serve tanto, ma proprio tanto lavoro di qualità».
Ufficio stampa S.S. Lazio Nuoto