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pesapaneSe mi chiedessero quali sono le figure che più hanno inciso sulla storia della S.S. Lazio Nuoto degli ultimi 40 anni, ai primi posti andrebbe di diritto il nome di Tommaso Pesapane. Nel giro c’era entrato alla fine degli anni ’70, come spesso avviene, al seguito dei figli, Brunella e Stefano, promettenti atleti dello squadrone nuoto e salvamento e in tale veste si era subito messo in luce come uomo di sport, di passione e di umanità.

Manna caduta dal cielo per Paolo Barelli, campione storico del sodalizio e attuale presidente della FIN, che a quei tempi stava allestendo un agguerrito “Gruppo Genitori” che inseguito avrebbe fornito un grande supporto a Renzo Nostini, “Il Presidente” per antonomasia e a Sergio Catalani suo vice e plenipotenziario.
Tommaso, di estrazione calcio e tifoso della Juventus, non si fece pregare due volte, si tuffò a capofitto nell’avventura e con tanto amore e tanta dedizione, di lì a qualche anno seppe diventare un guru della pallanuoto e un’ icona della lazialità, conosciuto e apprezzato in tutt’Italia.
Il suo nome è stato per lunghi anni il filo conduttore di tutte le nostre attività, non solo pallanuoto, nuoto e tuffi agonistici ma anche piscina della Garbatella e organizzazione societaria.
Direttore Generale e VicePresidente della società per più di 25 anni, è sempre stato uno strenuo e appassionato difensore dei nostri colori sociali, apprezzato e rispettato dagli atleti, dagli allenatori e da tutto lo staff della piscina. Persino dagli avversari.
Un galantuomo spontaneamente incline al rapporto umano divenuto, per il naturale evolversi delle cose, un punto di riferimento per tutti, laziali e non.
Quando il suo ufficio Fin, per un certo periodo, era collocato all’entrata del Foro Italico, è stato il crocevia del mondo della pallanuoto romana.
Non solo il giro biancoceleste ma chiunque passasse di lì e volesse scambiare due chiacchiere sulla pallanuoto, sulla Fin o anche per chiedere semplicemente un consiglio, faceva volentieri capolino alla sua porta e l’ufficio piano, piano si trasformava in una sorta di salotto aperto a chiunque volesse parlare di sport.
L’anno scorso, per la prima volta, Tommaso mi chiese di non essere iscritto nel modulo di affiliazione alla FIN.
Dopo 35 anni di ininterrotta presenza, il Vicepresidente storico del nostro sodalizio usciva dai ranghi ufficiali della società continuando comunque a seguire con la solita passione le nostre squadre e a elargire suggerimenti, incoraggiamenti e opinioni.
Oggi l’addio definitivo.
Tommaso ci ha lasciato, di certo appagato per aver visto i suoi pallanuotisti battersi da leoni nell’ultimo campionato e la comunità della piscina della Garbatella compatta a difendere il nostro ruolo di faro di civiltà sportiva nella Città.
Si chiude un capitolo di vita ma il nome e la memoria dell’uomo rimarranno ancora a lungo nel ricordo di tutti noi e nella storia di un sodalizio che ha tratto dal suo esempio l’incoraggiamento per non abdicare mai dalle sue gloriose tradizioni.
Ciao Tommaso, la Lazio Nuoto ti è grata per tutto ciò che da te ha ricevuto, ci mancherai tanto anche se sentiremo, sempre accanto a noi, la tua appassionata presenza.