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Iacopo Spagnoli è il nuovo allenatore della serie A2 femminile della Lazio Nuoto. Il tecnico romano - già da anni nello staff biancoceleste - succede a Enrico Alonzi, che dopo qualche mese da traghettatore di lusso, torna dietro la scrivania di direttore dell’Urbe Roma Club. A Spagnoli sarà affidata la prima squadra e lo sviluppo dell’intero settore femminile, che nella passata stagione è partito ufficialmente con la prima, storica iscrizione al campionato U14 da parte della Lazio.

Coach Spagnoli - carico e determinato per la nuova avventura - ha rinunciato a offerte importanti, anche da fuori regione. Ma - se è vero che di Lazio ci si ammala inguaribilmente - Iacopo è la prova che l’amore per i colori biancocelesti è qualcosa di straordinariamente forte e viscerale. Nell’ultima stagione ha allenato gli U16B e l’U14, con la quale ha vinto il torneo Tafuro e il campionato regionale di categoria, due ottimi risultati che da tempo mancavano in casa Lazio.

Oltre a curare totalmente il settore femminile, Spagnoli si occuperà anche dell’avviamento alla pallanuoto alla Garbatella, coadiuvando coach Claudio Sebastianutti nella delicata gestione dei rapporti e dello storico impianto da poco tornato a vestire i colori biancocelesti.

Le parole del tecnico biancoceleste Iacopo Spagnoli: «Per me è stata una scelta semplice. La Lazio è la mia casa, la mia passione. In estate ho ricevuto diverse offerte, anche molto allettanti, ma dopo tanti anni di settore giovanile qui, sono entusiasta di intraprendere questa nuova avventura. La società è fortemente motivata a far bene con la prima squadra in A2 e allo stesso tempo crescere con tutto il settore femminile».

«L’obiettivo», continua Spagnoli, «è diventare nel giro di qualche anno una realtà di vertice anche con le ragazze. La sfida è avvincente, siamo una società con 122 anni di storia ed è doveroso avviare un’attività d’élite anche con la femminile. Siamo già al lavoro per formare il roster della prima squadra. Oltre alle conferme delle atlete già in rosa, abbiamo chiuso per Lidia Casado e ci sono altre novità in arrivo».

Sugli obiettivi stagionali: «Sicuramente migliorare il piazzamento dello scorso campionato, salvandoci il prima possibile e di conseguenza lottare per qualcosa di più importante. Sono convinto che lavorando duramente durante la settimana, con lo spirito giusto, possiamo essere un avversario ostico per tutte le squadre che affronteremo».

 

Andrea Esposito

S.S. Lazio Nuoto

Grande colpo di mercato per la Lazio Nuoto femminile, che accoglie con gioia Lidia Casado. Spagnola, classe 1998, Casado arriva dall’Echeyde Tenerife con tanto entusiasmo e voglia di crescere. Con le Guayotas, Lidia ha raggiunto nell’ultima stagione una storica promozione nella massima serie spagnola, stabilendo anche un record: il club di Santa Cruz è l’unica società sportiva di Tenerife a poter vantare entrambe le squadre assolute in prima divisione.

Cresciuta nel Sabadell di Barcelona, Casado è una giocatrice intelligente, non troppo dotata fisicamente, ma molto rapida e brava nella comprensione del gioco. Per questo predilige la posizione destra dell’attacco, in zona 1 o 2. Nell’ultima stagione ha messo a segno ben 33 reti: le aquile biancocelesti possono ben dire di avere una nuova e acuminata freccia per il loro arco.

Proprio con il Sabadell, Casado ha vinto due volte il campionato spagnolo, una Copa de la Reina, la Coppa LEN e un campionato europeo da giovanissima. Poi il trasferimento al Mediterrani, portato fino al 4° posto della lega spagnola. L’ultima squadra prima del trasferimento alle Canarie, il C.N. Catalunya. Con l’Echeyde una sola stagione, come detto vittoriosa, sotto la guida del tecnico bergamasco Francesco Rota.

 

Andrea Esposito

S.S. Lazio Nuoto

Giulia Rambaldi è nata l’11 novembre 1986 a Milano. È laureata in Fisica Nucleare, specializzazione in Fisica Medica e - nel frattempo - ha avuto la soddisfazione di vincere un Europeo con il Setterosa, con il quale ha giocato anche le Olimpiadi di Londra 2012. Ad Eindhoven 2012 il punto più alto della sua lucente carriera, durante la quale ha vinto due scudetti, una LEN Champions League, una Supercoppa LEN e due Coppe Italia. A 35 anni, si è imbattuta in una nuova, grande sfida: la Lazio Nuoto.

Dopo aver giocato con squadre del calibro di Rapallo, Pro Recco, Bogliasco, Messina e Varese Olona, la Rambaldi è capitata per caso a Roma. L’amicizia con un socio dei Gladiators - nuovi partner della Lazio Nuoto - ha fatto il resto. Le abbiamo domandato poche cose, ma Giulia - ottima marcatrice della nostra serie A2 - ha risposto in modo schietto, cordiale e affidabile.

Sul progetto Lazio: «Ci credo e anche molto. L’interesse per la femminile è nato da poco, un paio d’anni. Mi ci sono ritrovata per caso: trasferendomi a Roma per motivi di lavoro, ho rincontrato un mio amico che mi ha coinvolta in questa nuova avventura. Fondare un settore agonistico da zero e dare alla Lazio un movimento femminile che non esisteva è una grande sfida, un orgoglio per chi ne fa parte».

Ogni inizio, però, non è mai facile: «Lo scorso anno ci siamo trovate a metter su una squadra di serie B, senza il supporto del settore giovanile. Siamo partite un po’ allo sbaraglio, ma già nella prima stagione di attività abbiamo conquistato una promozione dalla B all’A2». Sugli obiettivi di questa stagione: «Quest’anno puntiamo a una salvezza tranquilla, senza passare per i play out. Ma quello primario è creare un settore giovanile rosa molto, molto solido, che possa diventare poi la fonte da cui attingere per creare uno zoccolo duro di giocatrici per la prima squadra».

Un movimento che ha ancora bisogno di tanto lavoro: «Credo che ampliare il bacino di utenza sia la prima cosa da fare. Poi, far conoscere meglio e a più persone la pallanuoto su Roma: è ancora molto poco sviluppata per i numeri di questa grande città. Si può fare molto meglio. Dalla nostra, abbiamo il vantaggio di essere la Lazio e di portarci dietro una storia e un simbolo che tutti conoscono».

Sul gruppo e le sue compagne: «La squadra mi piace molto. Anche se è stato costruito un po’ su due piedi, il gruppo è unito e variegato, come età e come esperienze. Questo però permette di aiutarci l’un l’altra: ciascuno può dare il suo contributo, in termini di esperienza o di entusiasmo. L’ambiente è sereno, stiamo lavorando bene. Questo lo dimostrano anche i risultati, che dall’inizio dell’anno a oggi sono cambiati completamente».

Volturno e Catania, due trasferte difficili, ma da affrontare senza timore: «Sabato andiamo in Campania per portare a casa i 3 punti. Domenica in Sicilia - sulla carta - è una partita molto difficile. Ma ho già detto alle mie compagne che d’ora in avanti entreremo in acqua sempre e solo per fare punti. Entriamo in una fase del campionato in cui nulla può essere lasciato al caso. Con il Napoli abbiamo rischiato di pareggiare: a Catania dovremo andare con lo stesso spirito».

 

Andrea Esposito

S.S. Lazio Nuoto

La S.S. Lazio Nuoto conquista il titolo di Campione d’Italia FINP e la Coppa Italia femminile!

Per la prima volta nella sua gloriosa storia, la Lazio Nuoto vince il campionato di società 2021/22 della FINP. Sabato 9 e domenica 10 luglio, le aquile del nuoto paralimpico hanno illuminato la Felice Scandone di Napoli con ottime prestazioni. Tante le medaglie per la spedizione biancoceleste, a cui hanno partecipato 24 atleti, 14 uomini e 10 donne. Un mix di nuotatori maturi e altri più giovani, che ha ancora tanta voglia di mantenersi ad alti livelli. Importantissimo quindi che si continui con il progetto di scuola nuoto FINP della Lazio Nuoto alla Zero9 e al centro sportivo delle Tre Fontane.

Ma le splendide notizie non sono finite qui: le nostre ragazze hanno conquistato vinto anche la Coppa Italia femminile. È la terza affermazione per la Lazio Nuoto in questo speciale trofeo. I ragazzi, invece, si sono dovuti accontentare - si fa per dire - di uno splendido argento, dietro solo alla Polisportiva Varese, a cui vanno i nostri complimenti.

Queste le parole di Gianluca Cacciamano, responsabile tecnico della Lazio Nuoto paralimpica: «Sono ancora frastornato dalle bellissime emozioni che abbiamo vissuto in questo weekend. Ci siamo presentati con tanti atleti giovani, alcuni agli esordi in queste competizioni. Siamo consapevoli di aver fatto il massimo in quest’anno di mille difficoltà. Tra Covid e infortuni non siamo riusciti ad allenarci con grande continuità, ma abbiamo fatto sempre il massimo e questo è il risultato».

Continua coach Cacciamano: «Gara dopo gara abbiamo capito di potercela giocare con i mostri sacri della Polisportiva Varese. Al termine della prima giornata eravamo già in testa e abbiamo iniziato a crederci, sempre con umiltà. Ma ognuno dei nostri ha guadagnato punti importanti per la società. Emblematica l’ultima staffetta, in cui ce la siamo giocata sul filo di lana proprio con la PolaVarese. La nostra vittoria ha sancito un po’ il segnale decisivo per farci capire la reale entità dell’impresa che abbiamo compiuto».

In conclusione i ringraziamenti: «Siamo riusciti a portare a casa uno Scudetto che in questi anni ci mancava, ma che meritavamo. È un’emozione enorme, che ci ripaga di tutti i sacrifici fatti in questi anni, da parte di atleti, tecnici e genitori. Ringrazio la Lazio Nuoto che da subito creduto in questo progetto sportivo: ora dobbiamo continuare a crederci e avvicinare più ragazzi possibili a questo sport meraviglioso. Grazie davvero a tutte quante le persone che ci sono state vicine e al presidente Massimo Moroli».

 

Andrea Esposito

S.S. Lazio Nuoto

26
Apr
22
Dal 19 al 25 aprile, i biancocelesti dell'U12 e dell'U14 sono stati in Croazia, a Dubrovnik, invitati all'importante Tomo Tournament, una manifestazione a inviti che racchiude tutte le principali realtà pallanuotistiche d'Europa. Dodicesimo posto per gli U12, mentre gli U14 hanno conquistato un preziosissimo bronzo in finale proprio contro i padroni di casa dello JUG.
 
Le parole di Daniele Ruffelli, allenatore e direttore tecnico della Lazio Nuoto: “Sono molto soddisfatto per come è andato il torneo. Non tanto per il risultato dell’U14, che sicuramente ci inorgoglisce, quanto per l’esperienza complessiva che la partecipazione ad un evento del genere comporta. Vivere quotidianamente incontrando campioni del presente, del passato e, probabilmente, anche del futuro è qualcosa di impagabile per chi ama lo sport. Confrontarsi con le migliori scuole di pallanuoto al mondo ci da modo di capire dove siamo e dove vogliamo arrivare, consapevoli di essere sulla buona strada.
Dal punto di vista tecnico il torneo U14 è risultato avere un livello più basso rispetto a quello degli anni precedenti, cosa che invece non è avvenuta per il torneo U12, che ha mantenuto altissimo il livello di competitività. Segno che le problematiche legate al Covid sono state accusate prevalentemente dalle generazioni 2008 e 2009, in egual modo in tutti i paesi che hanno partecipato al torneo.
Sono molto orgoglioso del terzo posto ottenuto dalla categoria U14, meritato quanto inaspettato. A fine gara abbiamo ricevuto i complimenti, tra gli altri, da Vaselin Duho (due volte campione olimpico e allenatore dello Jug) non per aver battuto la sua squadra, ma per come abbiamo giocato.
Complimenti che giro a tutto lo staff tecnico che lavora con i nostri atleti ed in particolare a Iacopo Spagnoli, che lavora quotidianamente con la maggior parte di loro.Domani riprenderemo a lavorare con la voglia di confrontarci nuovamente con queste realtà e con la consapevolezza che l’unico modo di farlo è lavorare duramente”.
01
Lug
22

Good luck Ale Vitale!

Post in Pallanuoto
by Super User

La Lazio saluta Alessandro Vitale che lascia la società biancoceleste per tuffarsi in una nuova esperienza: «Per me la Lazio è tutto, non ci sono altre società così».

Alessandro Vitale lascia la Lazio Nuoto in cerca di una nuova sfida personale. La società ringrazia e saluta con orgoglio il giovane attaccante nato e cresciuto nella nostra famiglia, condottiero di tante battaglie e capitano dell'ultima formazione U20 campione d'Italia. Indimenticabile anche l'impegno al fianco della società nella difficile vicenda della Garbatella. Inevitabile per un giocatore delle sue qualità cercare una nuova ambiziosa esperienza. Da parte del sodalizio biancoceleste un grande augurio e un sentito ringraziamento per l'attaccamento e l'impegno mostrato in questi anni in cui Alessandro ha onorato questi colori e indossato con rispetto la nostra calottina. Caro Alessandro per te la Lazio avrà sempre la porta aperta!

Le parole di Alessandro Vitale: «Per me la Lazio è tutto, mi commuovo a pensarci. Ci sono nato, cresciuto e spero di poterla incontrare ancora un giorno. Mi ha coccolato, mi ha fatto incavolare, mi ha dato tutto. È una cosa difficile da spiegare perché la maggior parte delle società non ti fanno sentire così, mi ha cresciuto, mi ha dato tutto ciò di cui avevo bisogno, mi ha fatto amare questo sport, mi ha fatto amare la Lazio nonostante fossi romanista, mi ha dato questa Lazialità che non puoi avere dal nulla, è qualcosa che maturi nel tempo. Soltanto la Lazio a Roma può dartela questa cosa, è difficile da spiegare, non ci sono altre società come la Lazio. Spero poi che molte difficoltà che ha avuto e ha possano essere superate quando tornerò. Il consiglio che posso dare a chiunque arrivi è di vivere la Lazio fino in fondo, perché di Lazio ce n'è una sola, è la squadra della capitale e merita di essere vissuta».

10
Apr
22

Sconfitta a Catania 16 a 8 nell’ultima giornata del round retrocessione la Lazio scende in A2, vincono infatti la Metanopoli ad Anzio e la Roma sul campo del Quinto. Un verdetto durissimo, arrivato dopo un cambio di regole in corsa e frutto non solo del campo, per questo la società sta valutando eventuali azioni da intraprendere.

Una sconfitta netta, 16 a 8 contro il Catania in trasferta che condanna le aquile alla retrocessione in A2. Nell’ultima giornata del girone salvezza si realizza lo scenario peggiore per la Lazio che perde in Sicilia e vede le dirette concorrenti vincere in trasferta: la Roma contro il Quinto e la Metanopoli contro l’Anzio.

I ragazzi di Sebastianutti, dopo una lunga rincorsa che aveva illuso i tifosi, nel match più importante e forse più complicato non riescono ad entrare in gara, e cedono il passo ai padroni di casa, avanti nettamente già dai primi minuti.

Resta però il rammarico per quanto vissuto nel corso di una stagione che ha visto a metà anno stravolto il campionato e abolito il girone di ritorno. Non solo, si è deciso di creare due diversi gironi – quindi meno squadre da affrontare – portando però in dote i punteggi raccolti nel girone d’andata. Quindi, di fatto, negando alle società ultime in classifica un’equa opportunità di raccogliere i punti per colmare il distacco.

La Lazio ha criticato il nuovo regolamento sia durante le riunioni, sia con comunicazioni formali e agli atti, nonostante ciò la società ci ha provato portando a casa due successi e un pareggio in 6 match, ma non le è stata concessa l’occasione – anche attraverso i rinforzi sul mercato di gennaio – di affrontare il numero di confronti previsti a inizio stagione.

Claudio Sebastianutti, al termine del match con il Catania: “Sono deluso perché ci è mancato poco per compiere un miracolo sportivo, ma non abbiamo avuto la tenacia di crederci fino in fondo. Merito al Catania, perché grazie alla loro prova non siamo mai entrati in gara. Volevo però fare un elogio sia ai ragazzi che durante l’anno anche in momenti difficili non hanno mai mollato, alla società che allo stesso modo ci ha sempre supportato anche nei momenti più bui”.

ADR NUOTO CATANIA-SS LAZIO NUOTO 16-8

ADR NUOTO CATANIA: E. Caruso, G. Generini, N. Eskert 1, G. La Rosa 3, Trovato 1, R. Torrisi, G. Torrisi 3, M. Ferlito, N. Kacar, A. Privitera 3, E. Russo 2, S. Catania 3, T. Baggi-necchi. All. Dato

SS LAZIO NUOTO: M. Rossa, M. Ferrante 1, B. Plumpton 1, J. Gambin, A. Vitale, L. Marini, D. Caponero, V. Paskovic, M. Leporale 3, S. Augusti 2, L. Checchini 1, A. Nenni, M. Serra. All. Sebastianutti

Arbitri: Guarracino e Rovida

Parziali: 5-1 3-2 2-3 6-2

Usciti per limite di falli Vitale (L) nel terzo tempo e Torrisi G. nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Nuoto Catania 7/14; SS Lazio Nuoto 3/13. Nel secondo tempo Caruso (C) para un rigore a Vitale (L) ed uno a Paskovic (L). Spettatori 200 circa.

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